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Terapia ad onde d'urto

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Terapie ad onde d'urto

Le Onde D’urto

Le onde d’urto sono una metodica innovativa in campo ortopedico-fisiatrico, non invasiva ed estremamente efficace per il trattamento di molte patologie a carico delle ossa e dei tessuti “ molli” (tendini, legamenti ecc ecc.)

Cosa sono le onde d’urto

Si parla di onde acustiche, ovvero di impulsi sonori, caratterizzati da una particolare forma d’onda (rapido picco di pressione positiva, seguito da un’altrettanto rapida, ma minore, fase di pressione negativa), in grado di produrre una stimolazione meccanica diretta.
L’utilizzo delle onde d’urto in medicina (litotripsia) nacque originariamente per applicazioni in Urologia, impiegata tuttora per la frantumazione dei calcoli renali.
Da più di un decennio inoltre, l’impiego delle onde d’urto nella pratica clinica quotidiana si è ampiamente diffusa anche in ambito ortopedico – fisiatrico, seppur con azione ed effetti terapeutici completamente diversi da quelli sui calcoli renali.

Come agiscono le onde d’urto

A differenza dei calcoli renali che si frantumano per impatto con le onde sonore, quando le onde d’urto colpiscono i tessuti come ossa e tendini creeranno una sorta di benefico “micro-idromassaggio”, in grado di promuovere una serie di reazioni biochimiche e cellulari, responsabili, in ultima analisi, dell’effetto terapeutico.Gli studi clinici e sperimentali degli ultimi anni sono stati rivolti a capire il meccanismo sorprendente per cui da una stimolazione puramente meccanica (onda d’urto) si possano ottenere effetti biologici.




Cosa succede quando le Onde d’urto colpiscono il tessuto biologico

Il trattamento mediante onde d’urto stimola il rilascio di maggiori quantita’ di sostanza p che agisce da modulatore del dolore e anche da fattore di crescita. Il rilascio di questa sostanza p procura così un potente effetto analgesico oltre a provocare una vasta vasodilatazione sanguigna,il cui effetto finale è sicuramente la formazione di nuovo tessuto osseo.Altro effetto molto positivo delle onde d’urto è sicuramente l’inibizione dell’enzima COX II che produce un effetto antinfiammatorio oltre a prevenire e ridurre i processi infiammatori già in corso.La stimolazione prodotta contribuisce al rilascio di radicali liberi, fondamentali nel meccanismo di difesa dall’insorgenza delle malattie.Il dolore provocato dal trattamento (che ricordo non deve superare la normale soglia,e non deve procurare un danno psicologico al paziente), innesca un effetto analgesico conosciuto come teoria del gate control, creando una sovrastimolazione nervosa che inibisce il dolore provocato dalla lesione o patologia stessa. Gli effetti biologici (antidolorifico,antinfiammatorio, antiedemigeno, e di incremento della vascolarizzazione locale, riparazione tissutale), determinano l’attivazione di catene enzimatiche, produzione di specifici mediatori e fattori di crescita, responsabili degli effetti terapeutici ottimi e duraturi.

Gli effetti dell onde d’urto sul corpo umano vanno distinti in diretti e indiretti:

-Diretti: sono gli effetti prodotti dagli impulsi sonori che tendono a rompere e sgretolare la formazione calcifica o fibrotica responsabile del dolore.

-Indiretti: Sono gli effetti sui tessuti circostanti legati al fenomeno della cavitazione che richiama sangue. Per questo motivo l’utilizzo delle onde d’urto per combattere i ritardi di consolidazione è altamente consigliato e molto importante.

Come curare con le onde d’urto le varie patologie come spina calcaneare, fascite plantare, tendinite sovraspinoso..

Domanda semplice,ma al contempo molto importante. Ogni seduta inizia da un attenta valutazione del terapista, che ascolta il problema che affligge il paziente, e cerca di individuare l’area interessata dalla patologia. Si procede ad una palpazione del tessuto ala ricerca del punto di maggiore dolore, e si fa una prima ipotesi delle strutture anatomiche circostanti. Il trattamento vero e proprio non può e non deve essere visto come semplice “bombardamento” con le onde d’urto . Tale attegiamento va considerato dal paziente che deve essere il giudice del buon operato del fisioterapista. La seduta di onde d’urto, prevede l’uso di un gel bianco trasparente, inodore, che funge da mezzo con cui l’onda viene propagata al tessuto sottostante. Il fattore che spesso rende il trattamento delle ode d’urto uno spiacevole ricordo è l’eccessivo dolore provocato. Nel nostro studio, non amiamo fare sentire dolore, al paziente, per cui ogni seduta deve essere vista come una conquista e il dolore deve andare via lentamente senza traumatizzare eccessivamente il tessuto, per cui l’intensità deve essere misurata alla soglia di dolore del paziente. Pause continue permettono di trattare il tessuto senza incappare nelle ire del paziente che subisce un trattamento che non è di certo privo di fastidi. Il fattore tempo gioca molto a nostro favore, in quanto l’uso di onde d’urto che hanno un alta potenza e velocità. ci permette di trattare la patologia in pochi minuti, raggiungendo il risultato, senza traumatizzare il nostro paziente. Ogni seduta dovrà essere graduale, e permettere di ottenere un miglioramento costante e duraturo.

Possono essere associate a Tecarterapia

Le applicazioni variano in base alla patologia da trattare, e le patologie che se ne avvalgono sono:

Tessuti ossei

Ritardi di consolidamento/pseudoartrosi
Necrosi asettica testa omero/femore
Fratture da stress

Frattura dello scafoide

Algodistrofia

Calcificazione spalla

Osteocondrosi

Patologie dei tessuti molli:
Condrocalcinosi gomito, anca, ginocchio
Rigidità articolare spalla/gomito/anca/gin.
Calcificazione e ossificazione
Miositi ossificanti
Fibromatosi di muscoli, legamenti, fasce

Tendinopatie dei tessuti molli
Tendinopatia calcifica di spalla
Epicondilite laterale di gomito
Tendinite trocanterica
Tendinite della zampa d’oca
Tendinite post-traumatica di ginocchio
Tendinite del rotuleo
Tendinite del tendine d’Achille
Fascite plantare con sperone calcaneare

macchinario utilizzato EMS Doloclast

Come ogni terapia sono presenti delle controindicazioni alle onde d’urto :

Portatori di pacemaker

Persone che sono sottoposte a terapia anticoagulante

Persone con gravidanza in atto, infezioni, neoplasie, coagulopatie.

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